Avete mai assaggiato la spoja lorda? Anche chiamata “minestra imbottita” o “lasagnina ripiena”, questa specialità romagnola altro non è che un particolare tipo di pasta ripiena. A differenza di cappelletti, tortellini, cappellacci e tortelli, questa pasta non è conosciuta al di fuori dei confini regionali. Scopriamo insieme che cos’è la spoja lorda, come è fatta e dove è possibile mangiarla.
Che cos’è la spoja lorda
La spoja lorda potremmo definirla come una ricetta anti spreco, nata dalla volontà o meglio dalla necessità di non buttare via nulla e di usare le rimanenze della preparazione della pasta fresca. La traduzione letterale del nome è “sfoglia sporca” ed ovviamente non è una scelta casuale. Questo particolare tipo di pasta ripiena nasce dall’ingegno delle massaie romagnole che non volevano buttare via le rimanenze dei cappelletti romagnoli.
Di conseguenza gli ingredienti della spoja lorda sono esattamente gli stessi dei cappelletti: sale, pepe, uova, noce moscata, Parmigiano e formaggio (casatella, ricotta o Raviggiolo). Sono grandi circa 2 cm e vengono cucinati solitamente nel brodo di carne.
Storia della minestra imbottita romagnola
Non c’è traccia di questa ricetta nei manuali di cucina antichi, nemmeno nel famoso Volume dell’Artusi, a prova che si tratta di una ricetta di riciclo creativo nata per evitare sprechi. Secondo gli studiosi, questa ricetta è originaria della zona del faentino, precisamente di Brisighella, famosa città produttrice di olio. Ogni anno, nel cuore della primavera, proprio in questa città viene organizzata una sagra in onore di questo prodotto tipico romagnolo.
Dove mangiare la minestra imbottita
Se organizzate un viaggio in Emilia Romagna dovete assolutamente provare uno dei piatti tipici di questa meravigliosa regione: la minestra imbottita. Tutte le trattorie della città di Brisighella hanno nel loro menù la spoja lorda. In base al locale cambia però il condimento. Per esempio il Ristorante La Rocca la propone con tartufo e prosciutto cotto, mentre La Trattoria La Casetta la serve con ragù bianco.
Anche in zona Monte Romano ci sono diverse locali che offrono la possibilità di mangiare questo piatto tipico romagnolo. Per esempio La Trattoria Croce Daniele la cucina con il brodo, ossia secondo la ricetta della tradizione.
A Forlimpopoli invece c’è il Ristorante Anna dal 1968 che cucina questa pasta ripiena di tartufo e condita con burro. Forse però i più famosi in assoluto sono i quadrotti di Casa Spadoni ripieni di ricotta, Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi e squacquerone Dop.Altrettanto squisiti sono quelli cucinati da un’osteria di Fondo fatti con un ripieno di zucca e condimento di salvia, burro e formaggio emiliano a scelta.
Non vi resta che recarvi in Emilia Romagna e provare la famosa spoja lorda.